Giovanni Cuniberti

L’energia tradizionale porta utili nonostante la svolta green

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La transizione green cresce, l’energia tradizionale porta utili

L’intervento di Giovanni Cuniberti a Il Giornale per spiegare perché le fonti energetiche tradizionali continuano a registrare utili

Perché la transizione energetica in atto si trasferisca concretamente nei numeri ci vorranno dai 3 ai 5 anni”. È questa una delle dichiarazioni cruciali dell’intervento di Giovanni Cuniberti a Il Giornale, nel quale spiega i motivi per cui le fonti energetiche tradizionali, come gas e petrolio, non tendono a mollare sul mercato borsistico.

L’oro nero porta ancora utili, nonostante la svolta green

Secondo Cuniberti nel 2020 il 90% dell’energia elettrica è stata prodotta da fonti alternative. Eppure “questo cambiamento non si riflette ancora nei bilanci”. Come mai? Eni e altre oil company come Shell, Bp, e Total, infatti, hanno approvato, a metà 2021, dei bilanci in netta ripresa.

Nelle analisi di Cuniberti un ruolo centrale è stato giocato dall’assestamento del barile, che si è attestato – nell’agosto 2021 – a circa 65 dollari. Nonostante questo, la svolta green sembra procedere senza intoppi e nei prossimi anni assisteremo allo sbarco in borsa delle società Ipo Green.

Prevista una pioggia di investimenti sul green

Gli investitori quindi da una parte staccano le cedole delle fonti energetiche tradizionali, e dall’altra si preparano a investire pesantemente nelle nuove realtà green. Anche perché, ricorda Cuniberti “sul mercato arriveranno nuove risorse. Il Parlamento ha approvato un contributo aggiuntivo di 30 miliardi, che si aggiungeranno agli stanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza e che daranno ulteriore forza al Next Generation EU”.

A questo link puoi leggere l’intervento completo di Cuniberti a Il Giornale.

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