Giovanni Cuniberti

Continua il nostro percorso formativo con un tema che risulta fondamentale in ogni fase di mercato: la gestione della componente fiscale.

Quando genero una minusvalenza ho 4 anni di tempo per compensarla con una plusvalenza e di conseguenza non pagare il 26% di ritenuta fiscale (il 12,5% in caso di titoli di stato).

Ne abbiamo già parlato approfonditamente nell’articolo: “Certificati occasioni fiscali ed operative”

https://www.giovannicuniberti.it/certificati-occasioni-fiscali-ed-operative/

Mi arrivano però molte richieste in tal senso, sia da clienti di consulenza fee only, sia da coloro che mi seguono sui social. La scorsa settimana un nuovo cliente da circa 2,2 milioni di euro aveva generato, nella gestione presso una primaria banca torinese, minusvalenze recenti per 460.000 euro, ma non si era accorto che a fine anno sarebbero scadute altre 160.000 euro di minus generate 4 anni fa.

La situazione gli ha provocato un’ansia da recupero che non gli permetteva di essere lucido nelle scelte, volendo a tutti costi aumentare il rischio per recuperare.

Dopo un attento lavoro di pianificazione e di analisi degli obiettivi patrimoniali, abbiamo recuperato un po’ di serenità lavorando su due aspetti: un processo mirato alla consapevolezza su quanto poteva permettersi di vedere il portafoglio oscillare e il poter posticipare le minus in scadenza a fine 2020, di 4 anni.

Per il secondo punto gli ho proposto il seguente strumento: Certificato XS1575031031, Phoenix Memory Maxicoupon emesso da Citigroup.

Il certificato ha come sottostanti 5 titoli, Generali, Eni, Enel, Prysmian e Unicredit. Paga la maxicedola del 25% a luglio con trigger al 50% e successivamente le cedole diventano trimestrali del 1,5% con trigger al 70% con memoria, barriera finale al 60% del prezzo iniziale, clausola autocall a partire da Ottobre 2020.

La maxi Cedola permetterebbe così di generare una plusvalenza del 25% sul capitale investito nominale, che ovviamente si rifletterebbe nel prezzo, con una conseguente discesa dei corsi. Quindi non si tratta di un utile immediato, (semmai un potenziale utile a scadenza), ma di uno dei modi per poter posticipare una minus, nel caso in cui vendessi il certificato, il giorno dopo lo stacco cedola.

Per chi volesse portarlo a scadenza, i titoli sono particolarmente interessanti.

Il rischio principale arriva da Unicredit che al momento rappresenta il peggiore dei sottostanti.

(grafico fonte CedLab)

Qui sotto un’analisi dei singoli titoli in cui viene rappresentato in blu lo strike ed in rosso la barriera

Assicurazioni Generali Spa (grafico weekly: media mobile e stocastico a 52 periodi)

Enel (grafico weekly: media mobile e stocastico a 52 periodi, CCI 120 periodi)

Prysmian Spa (grafico weekly: media mobile e stocastico a 52 periodi, CCI 120 periodi)

Eni (grafico weekly: media mobile e stocastico a 52 periodi)

Unicredit (grafico weekly: media mobile e stocastico a 52 periodi, CCI 120 periodi) (livello barriera: 4,26 non visibile nel grafico)

Nel momento in cui scrivo vale 1020 ed è uno dei migliori strumenti in circolazione per poter posticipare minusvalenze in scadenza nell’anno in corso.

Prof. Giovanni Cuniberti

Docente a contratto Scuola di Management ed economia di Torino – Università degli studi di Torino

Responsabile consulenza fee only di Gamma Capital Markets

Fondatore del progetto di cultura finanziaria “Patrimoni di famiglia” presente su Facebook, Instagram, YouTube e Telegram

 

DISCLAIMER

Questi prodotti sono strumenti finanziaria ad elevata complessità e potrebbero non essere adeguati a tutti gli investitori. Il presente articolo del Prof. Giovanni Cuniberti ha scopo divulgativo e non è sollecitazione al pubblico risparmio. Vi invitiamo quindi a contattare l’emittente o il vostro consulente di fiducia prima di procederne all’acquisto.