Un articolo di Cuniberti su BancaFinanza per analizzare la questione inflazione e la sua incidenza sui patrimoni.
Inflazione percepita o inflazione rilevata? L’annoso dibattito, che si era infervorato nel periodo del passaggio dalla Lira all’Euro, è tornato alla ribalta con le stime crescenti sull’inflazione futura. In un articolo del 2021 Cuniberti aveva spiegato come affrontare l’inflazione per difendere i propri patrimoni.
L’inflazione percepita è diversa dall’inflazione rilevata
Come sottolinea Cuniberti nell’articolo di BancaFinanza “Il passaggio dalla lira all’euro ha generato un’inflazione percepita ben diversa da quella rilevata dai numeri reali”. Ciò significa che, in realtà, l’inflazione negli ultimi anni è sempre stata contenuta e non ha avuto un impatto decisivo sulla capacità di spesa quotidiana.
Anzi, sempre secondo Cuniberti, “un’inflazione annuale inferiore al 2% è ritenuta ‘sana’ dalle banche centrali, perché è sintomo di crescita economica”. I problemi sorgono quando il livello del 2% viene superato. Come difendere i propri patrimoni in questi casi?
Inflazione: come difendere il patrimonio quando cresce?
Cuniberti sostiene come il primo fondamentale passo sia quello di “fare il censimento del proprio patrimonio nella sua interezza, per impostare una corretta pianificazione finanziaria”. Solo in questo modo è possibile capire se l’attuale asset allocation è in grado di sopportare eventuali stress legati all’inflazione.
Una delle strategie più accorte, sempre secondo il professore, è quella di “privilegiare società quotate che possono permettersi di aumentare i prezzi dei loro prodotti e servizi, senza avere ripercussioni sulla potenziale riduzione della clientela”.