Giovanni Cuniberti

Certificati: opportunità se maneggiati con cura.

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Ricevo spesso domande sul mondo dei certificati e su come questi possano essere un possibile sostituto del mondo obbligazionario. Non c’è quindi periodo di migliore di questo, in cui mercati stanno reagendo in modo disordinato ad una grave influenza ma pur sempre un’influenza per iniziare una rubrica sul mondo dei certificati. Cercherò di unire parti didattiche ad esempi pratici.

 

I certificati sono strumenti derivati cartolarizzati, i quali per definizione derivano, attraverso replica passiva, il loro valore da altri asset, detti sottostanti, che possono essere, in forma singola o di basket: azioni, indici, materie prime, obbligazioni etc.. Pur essendo derivati e dunque considerati strumenti estremamente complessi, sono nati con l’intento di porsi come un’alternativa agli investimenti tradizionali, adatti dunque alla clientela retail.

Quotati sui mercati regolamentati Sedex e Cert-X, sono una forma di investimento piuttosto recente (considerando che l’esordio del primo benchmark Certificate sul mercato italiano avvenne nel 1998), che consente il loro utilizzo in relazione a diverse finalità, principalmente riconducibili alla diversificazione in una stagione i cui i tassi sono bassi ed il mercato azionario aumenta la volatilità. Si tratta di strumenti costituiti generalmente da basket di opzioni, sfruttando il dividendo atteso dei sottostanti e sono in grado di fornire diversi tipi di profili rischio/rendimento atteso.

 

Nei prossimi articoli tratteremo le tipologie di certificati, il regime fiscale, le caratteristiche ed i rischi.

Ci concentriamo su di un esempio pratico che ovviamente non è una sollecitazione al pubblico risparmio ma semplicemente una descrizione dello strumento.

 

XS1273326493: PHOENIX, Worst of su Azimut, Banco BPM, Fca, Leonardo, Prysmian

 

DETTAGLI DEL PRODOTTO

Il certificato in analisi è stato emesso il 13 gennaio 2020, da Citigroup, al prezzo di emissione di 1000 euro, la quantità emessa risulta pari a 5000; ricordiamo l’importanza di conoscere la solidità e solvibilità dell’emittente, uno dei principali rischi a cui ci si espone acquistando certificati.

Lo strumento è quotato sul Cert-x, sistema multilaterale di negoziazione (MTF) sotto il controllo di Borsaitaliana. La data di scadenza è prevista per il 21 gennaio 2025, il che prevede una durata dello strumento pari a 5 anni, piuttosto lunga per la natura del prodotto, tuttavia il certificato incorpora un’opzione di rimborso anticipato (autocallable) prevista dopo 6 mesi dall’emissione, il che implica che per attivarla è necessario che ad una delle date di rilevazione previste nella struttura dello strumento, tutti i sottostanti che compongono il certificato siano sopra la soglia trigger fissata dall’emittente, in questo caso pari al 100%,

 

Il certificate è compost da 5 titoli, due legati al momento della finanza, due industriali ed un automobilistico. Titoli mediamente molto volatile ma permettono al certificate di creare un flusso cedolare dello 0,95% al mese. Le barriere sono Discrete.

Il flusso cedolare è vincolato al trigger cedola, cioè ogni mese alla data di rilevazione tutti i titoli non devono aver perso più del 40% dal loro valore iniziale (strike). Ne caso avvenisse per uno più mesi ma successivamente dovessero tornare sopra la barriera, le cedole passate non vengono perse ma conservate nella “memoria” e staccate nella prima data disponibile.

Il capitale a scadenza è garantito se tutti i sottostanti sono sopra al 50% del loro valore iniziale. Basta che uno solo sia sotto per veder restituito il capitale decurtato della variazione negativa del titolo che è sceso di più.

 

Caratteristiche specifiche dello strumento

 

Worst of: la denominazione worst of per definizione implica che il certificato osserva esclusivamente la performance del peggior titolo contenuto nel paniere di sottostanti che costituiscono lo strumento. Dunque, il pagamento della cedola mensile dello 0.95%, è subordinato al fatto che il peggiore dei 5 sottostanti, alle date di rilevazione, quoti ad un valore pari o superiore al 60% dello strike iniziale.

Effetto memoria: meccanismo che consente di accumulare le cedole previste a tutte le date di valutazione, qualora esse non dovessero essere pagate, questo consente all’investitore di ottenere se fossero soddisfatte le condizioni per l’ottenimento della cedola anche quelle precedentemente non pagate.

 

QUOTAZIONE AL 28 FEBBRAIO 2020

Il 28 febbraio lo strumento ha chiuso 867 euro: il rendimento sul capitale è del 13% nel caso in cui a scadenza non si verifichi l’effetto barriera a cui si deve sommare un potenziale flusso cedolare del 11,94% annuo.

Sottostanti: lo strumento è costituito da un basket di 5 azioni, tutte partecipanti alla composizione del FTSE MIB Italia 40 index:

  • Azimut
  • Banco BPM
  • FCA
  • Leonardo
  • Prysmian

 

Analizzare i sottostanti di un certificato è fondamentale per capirne le potenzialità e i rischi, si tratta del punto di partenza per poter scegliere lo strumento più adatto alle proprie necessità. Essendo il certificato costituito da combinazioni di opzioni, la valutazione dei sottostanti diventa fondamentale in quanto i fattori che incidono sul premio delle opzioni aventi come sottostanti titoli azionari sono principalmente: il prezzo del sottostante, lo strike, la volatilità del sottostante, i dividendi attesi, oltre al tasso risk free e alla vita residua dell’opzione.

 

Analisi titoli sottostanti:   

Per analizzare l’andamento dei sottostanti, dal punto di vista grafico, sono stati scelti diversi indicatori, i quali possono essere sintetizzati come segue:

  • Media mobile semplice a 250 periodi
  • Stocastico modello 250, con linee orizzontali poste a: 25, 50, 75, le quali identificano quattro aree in cui l’oscillatore può trovarsi: negativa <25; neutro-negativa 25>50; neutro-positiva 50>75; positiva >75
  • Forza relativa rispetto al FTSE MIB Italia 40 index con media mobile semplice a 60 periodi
  • Due supertrend, che includono una misura di volatilità e ci aiutano ad identificare il trend di breve

 

AZIMUT:

prezzo al 28 febbraio: 19,2

distanza dalla barriera per la cedola 25% circa

distanza dalla barriera per il rimborso del capitale a scadenza: 35% circa

Barriera cedola in Verde mentre barriera a scadenza sul capitale in nero

Il trend di breve è negativo in quanto i prezzi sono sotto i due supertrend e la forza relativa è tornata sotto la sua media. Nel medio il titolo è ancora in fase positiva in quando è sopra la media mobile di lungo periodo e lo stocastico è ancora in campo neutro-positivo cioè sopra la mm a 250 periodo.

 

BANCO BPM:      

prezzo al 28 febbraio: 1,9825

distanza dalla barriera per la cedola 38% circa

distanza dalla barriera per il rimborso del capitale a scadenza: 48% circa

 Il titolo presenta un andamento grafico piuttosto laterale di lungo periodo. L’ultimo allungo, figlio di un potenziale risiko bancario italiano, è stato riassorbito nell’ultima settimana. La neutralità del titolo è consolidata.

  

FIATCRYSLER:

 prezzo al 28 febbraio: 11,242

distanza dalla barriera per la cedola 31% circa

distanza dalla barriera per il rimborso del capitale a scadenza: 42% circa

Barriera cedola in Verde mentre barriera a scadenza sul capitale in nero

Fca nel breve si avvicina ai supporti che hanno sostenuto le quotazioni nel 2019 in rea 10,5 euro e nonostante la lateralità di medio periodo, ha tutti i principali indicatori in campo negativo. Cenni di reazione della forza relativa che indica che la discesa del titolo nell’ultima settimana è stata inferiore all’indice.

 

LEONARDO:

prezzo al 28 febbraio: 9,238

distanza dalla barriera per la cedola 27%

distanza dalla barriera per il rimborso del capitale a scadenza: 38%

 

Leonardo presenta un andamento di prezzi tendenzialmente laterale con un’accelerazione ribassista nell’ultima settimana. Pur mostrando una forza relativa in linea con l’indice, tutti i principali indicatori sono in fase negativa.

 

PRYSMIAN

prezzo al 28 febbraio: 21,38

distanza dalla barriera per la cedola 37%

distanza dalla barriera per il rimborso del capitale a scadenza: 47%

Barriera cedola in Verde mentre barriera a scadenza sul capitale in nero

Graficamente Prysmian presenta un andamento positivo, con un trend rialzista ben definito. I prezzi si trovano sopra la media mobile di lungo periodo, la forza relativa è in salita e lo stocastico rimane in area neutro-positiva.

 

CONCLUSIONI:

In un contesto come questo in cui vi è un’esplosione di volatilità il rischio aumenta ma anche le occasioni. I sottostanti che compongono il certificato sono ben posizionati rispetto alle barriere e rendendo il prodotto interessante pur essendo consapevoli della possibile elevata oscillazione dei prezzi. Non è quindi uno strumento adatto per sostituire le obbligazioni ma per investire sul mercato azionario con maggior serenità dopo aver analizzato la validità dei 5 titoli presenti, la distanza dalla barriera e la compatibilità con il proprio profilo di rischio Mifid2

 

DISCLAIMER

questi prodotti sono strumenti finanziaria ad elevata complessità e potrebbero non essere adeguati a tutti gli investitori. Il presente articolo del Prof. Giovanni Cuniberti ha scopo divulgativo e non è sollecitazione al pubblico risparmio. Vi invitiamo quindi a contattare l’emittente o il vostro consulente di fiducia prima di procederne all’acquisto.

 

 

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