Giovanni Cuniberti

Certificati a CAPITALE GARANTITO

Condividi il Post:

Nei precedenti report abbiamo analizzato certificati con un rischio legato all’andamento dei sottostanti quindi vicino come concetto al mercato azionario. I certificati offrono soluzioni più simili al mercato obbligazionario con il concetto di CAPITALE GARANTITO. Alla scadenza del certificato quindi non c’è rischio di perdere il capitale nel caso in cui il sottostante (cioè il titolo o indice a cui è legato il certificato) scenda mentre è possibile partecipare al rialzo in modo lineare o con un “cap” cioè un massimo sopra il quale il prezzo del certificato non sale oltre.

La domanda è immediata: dove sta la fregatura? Nessuna perché la struttura viene create con la stima dei dividendi attesi, l’acquisto di opzioni put e il flusso derivante dal tasso valutario.

Ecco proprio questo è il rischio principale cioè mediamente questi strumenti sono in valuta estera e quindi esiste per l’investitore il rischio cambio. Oltre a questo ovviamente c’è il rischio emittente quindi è molto importante conoscere la solidità di chi propone questi strumenti.

Facciamo un esempio: XS1575031890

Certificato emesso recentemente da Citigroup, con sottostante l’indice Eurostoxx Europe Select Dividend 30 con prezzo strike di 1331,83.

CAPITALE GARANTITO 100% e scadenza fra 5 anni.

Partecipa al rialzo dell’indice sottostante senza nessun cap. Quota in dollari con tagli minimi da 2000.

Quali aspetti positivi?

  • Citigroup è la terza banca nel mondo, quindi è banca sistemica sia come solidità che come rating
  • Il capitale è garantito ma esiste il rischio cambio come una obbligazione in dollari.
  • Considerando che l’indice a febbraio valeva 2100 punti e ora vale circa 1250, se dovesse recuperare parte della perdita, si partecipa al rialzo, se invece dovesse continuare la discesa, il capitale sarebbe comunque garantito

Ultima riflessione importante riguarda i dividendi:

Il fatto che l’emissione sia avvenuta dopo un importante ribasso è favorevole al risparmiatore, in quanto lo scenario attuale di crisi economica potrebbe ridurre i dividendi emessi dalle società.

Lo stacco del dividendo si riflette sul prezzo dell’indice, a cui viene sottratta la quota parte: se i dividendi saranno inferiori rispetto al previsto, il possessore del certificato sarà agevolato in quanto non sarà penalizzato dalla mancanza del flusso.

 

Prof. Giovanni Cuniberti

Docente a contratto Scuola di Management ed economia di Torino – Università degli studi di Torino

Responsabile consulenza fee only di Gamma Capital Markets

Fondatore del progetto di cultura finanziaria “Patrimoni di famiglia” presente su Facebook, Instagram, YouTube e Telegram

DISCLAIMER

questi prodotti sono strumenti finanziaria ad elevata complessità e potrebbero non essere adeguati a tutti gli investitori. Il presente articolo del Prof. Giovanni Cuniberti ha scopo divulgativo e non è sollecitazione al pubblico risparmio. Vi invitiamo quindi a contattare l’emittente o il vostro consulente di fiducia prima di procederne all’acquisto.

Leggi di più